Le voci del Progetto S.O.S – Sport, Opportunità, Società

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A conclusione del progetto S.O.S. – Sport, Opportunità, Società, lasciamo spazio alle voci di chi lo ha costruito giorno dopo giorno.

Ogni progetto è fatto di idee, obiettivi, risultati. Ma soprattutto, è fatto di persone. Il progetto S.O.S. ha attraversato territori, coinvolto giovani, attivato comunità, messo in discussione modelli e stereotipi. Lo ha fatto attraverso azioni concrete, percorsi educativi, momenti di confronto. Ma nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’impegno, la passione e la visione di chi ha contribuito alla sua realizzazione sul campo.

Abbiamo deciso di chiudere questo viaggio con le parole di chi ha vissuto il progetto in prima persona, voci diverse, ma unite dal desiderio di costruire uno sport più giusto, più accessibile, più inclusivo.

Michelina Della Porta
Welfare Community Manager Ass. Co-Cò ODV
Sport e Educazione sono radici della stessa pianta: gli aggregatori sociali più incisivi nel processo formativo delle nuove generazioni, fonte e motore di comunità, strumento per l’integrazione di minoranze e gruppi a rischio di emarginazione sociale. Il progetto SOS ha messo in evidenza che l’impatto dello sport va al di là di chi entra in campo, vede protagonista la comunità educante, è un DIRITTO, e come tale il suo esercizio non può essere lasciato alla discrezione dei singoli soggetti.

Maria Petrucci
Referente Advocacy Ass. Co-Cò ODV
Lo sport, oltre ai più noti benefici legati al benessere psico-fisico, offre numerose e preziose occasioni di confronto educativo e sociale. Inoltre l’interazione tra diversi attori: minori, famiglie e società sportive, getta la basi di una vera e propria comunità educante che può diventare un possibile catalizzatore di cambiamento per uno sport più inclusivo e attento ai bisogni e al benessere di bambine/i e ragazzi/e.

Pegah Zohouri Haghian
Project Manager Ass. Cò-Cò ODV
Lo sport è un linguaggio universale in grado di raggiungere miliardi di persone in tutto il mondo, superando barriere culturali, socioeconomiche e politiche. Questo lo rende uno strumento strategico per promuovere l’inclusione sociale e la pace. Il progetto S.O.S. ha fatto leva su questo potere dello sport per educare e sensibilizzare rispetto a importanti questioni sociali e al contempo per promuovere stili di vita sani e sostenibili.

Anna Andretta
Referente Comunicazione Ass. Co-Cò ODV
Lo sport è SOCIALIZZAZIONE e, come tale, MOTORE DI INTEGRAZIONE. Lo sport è importante per l’integrazione e l’inclusione per diverse ragioni che abbracciano aspetti sociali, psicologici e culturali. Attraverso lo sport le persone possono infatti interagire, comunicare e collaborare. Questo favorisce la creazione di legami sociali, superando barriere culturali e linguistiche. Il progetto SOS ha mostrato quanto lo sport sia in grado di insegnare e trasmettere: rispetto, solidarietà, lealtà e fair play, valori fondamentali per una convivenza armoniosa e inclusiva.

Francesca Berti
Psicoterapeuta Ass. Co-Cò ODV
Entrare nei luoghi di aggregazione sportiva di bambini e adolescenti permette di iniziare a sostenere gradualmente un cambiamento nelle modalità attuali di far vivere lo sport ai ragazzi, che troppo spesso subiscono dinamiche troppo competitive e poco inclusive. Le società sportive sono sempre più precocemente concentrate sul rendimento di ragazzi e squadre, scordandosi spesso di poter essere potenti agenti di prevenzione al disagio degli adolescenti, formandoli a un confronto sano con gli altri, mediato dallo sport. Si ha la possibilità di agire laddove esiste già un contesto di inclusione, i gruppi sono già formati e sono già caratterizzati da precise dinamiche interne da osservare, in modo da poter individuare i margini di evoluzione positiva, sia personale sia del gruppo. Lavorare inoltre su tre livelli: con i ragazzi, con le famiglie e con la società, può favorire cambiamenti più rapidi e duraturi.

Tommaso Eredi
Psicoterapeuta Ass. Co-Cò ODV
Il progetto SOS nasce nell’idea di riportare l’attenzione al fatto che lo sport, in fondo, è un gioco. Come diceva Bruno Munari, però, “il gioco è una cosa seria” poiché luogo e teatro di apprendimenti che nessun’altra dimensione dell’esistenza può garantire allo stesso modo e con la medesima efficacia.

Giulia Della Valle
Educatrice Ass. Co-Cò ODV
Per diversi anni ho praticato uno sport di squadra e solo con il tempo ho capito l’importanza e il patrimonio che quegli anni mi hanno lasciato. Nella squadra ho trovato una sorellanza che non è andata mai a diminuire nel tempo, oggi le mie compagne di squadre sono la mia famiglia, perché anche se non condividiamo più il campo, abbiamo instaurato un legame così forte che adesso condividiamo la vita e ci siamo sempre l’una per l’altra. Il progetto SOS ha portato i principi assoluti che io ho vissuto e che ritengo essenziali nella crescita felice di una persona.

Sofia Sabatino
Formatrice Associazione Ed-Work
Lo SPORT è EDUCAZIONE Ogni bambino, bambina e adolescente ha il diritto di fare sport. Questo perché lo sport è divertimento, gioco, socialità, salute, benessere. In una parola: educazione. Purtroppo tantissimi ragazzi/e sono ancora costretti a rinunciare a questa parte importante e fondamentale per la loro crescita, per discriminazioni di genere, economiche, sociali. Troppo poca è l’attenzione delle istituzioni, troppo poco l’impegno della società civile. Il progetto S.O.S. ha fatto luce su tutto questo, creando uno spazio di rivendicazione e attivazione.

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Il progetto The CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment, cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S. mira a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/e nel rivendicare i propri diritti. Il progetto The CARE coinvolge 70 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità. Scopri di più sul progetto > thecare.actionaid.it

Per maggiori informazioni sull’intero progetto The CARE – Ufficio Stampa ActionAid: ufficiostampaactionaid@actionaid.org

Il contenuto di questa comunicazione rappresenta l’opinione degli autori che ne sono esclusivamente responsabili. Né L’Unione europea né l’EACEA possono ritenersi responsabili per le informazioni che contiene né per l’uso che ne venga fatto. Analogamente non possono ritenersi responsabili ActionAid International Italia E.T.S. e Fondazione Realizza il Cambiamento.
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